Camminalonga - foto 2016
Venerdì 8, Sabato 9 Luglio 2016 - 17^ edizione Camminalonga
Cos'è "Camminalonga"?
Da sempre lo scopo principale è il piacere di camminare.......ma ci deve essere qualcosa di più.
Queste le testimonianze dirette raccolte durante la manifestazione:
E' fare dell'attività fisica, qualcosa che dà benessere al corpo, perché, quando fai fatica il corpo sta bene.
E' il piacere di stare con gli altri e condividere un'esperienza straordinaria.
E' voler ritrovare la forma fisica dopo gravidanze, malattie o periodi di inattività.
E' portare idealmente con noi una persona che non può per problemi fisici (bello e commovente!).
Per i più rappresenta una sfida con sé stessi, è andare oltre le proprie capacità, è misurarsi, è accettare il successo o l'insuccesso e divenire infine consapevoli di qualcosa che non conosciamo di noi stessi.
Innanzitutto ci vogliono buone condizioni fisiche, preparazione e determinazione.
Poi, a detta di alcuni, la forza, da un certo punto, a notte inoltrata, quando i chilometri cominciano a farsi sentire, te la dà il gruppo.
A detta di altri, è la testa che ti fa arrivare fino in fondo.
Forse sono le due cose.
Il regolamento dice che la marcia si svolge "tutti insieme mantenendo la minima distanza fra la testa e la coda del gruppo" e da ciò si capisce che non è una competizione sportiva.
Il vero valore di Camminalonga è nel legame che si crea fra le persone, è lo scambio profondo che avviene mentre si vive l'esperienza, fatta di momenti e sensazioni uniche e irripetibili che rimarranno nella memoria.
Lo dice anche chi la ripete più volte, perché ogni anno è diversa, perché cambiano le persone e noi stessi siamo diversi.
Chi non fa parte del GAM sottolinea di sentirsi accolto e considerato come facente parte del gruppo.
E' un viaggio del corpo ma possiamo dire anche della mente, perché, nonostante la stanchezza, si continua a rimanere concentrati sull'obiettivo e ad elaborare pensieri e ricordi, soprattutto nel fresco e nel silenzio della notte, intervallato dalle chiacchiere e dalle battute dei compagni e, soprattutto, delle compagne: anche fra le montagne viene evidenziata la loro natura ciarliera!
Nella tappa tra Cogollo e Sant'Andrea si comincia ad avvertire la mancanza del sonno che non c' è stato e che non ci sarà, almeno per la giornata che sta per iniziare.
Con l'arrivo dell'alba, a Sant'Andrea, c'è il risveglio del corpo e ci si prepara per continuare... fino a Giazza, dove è prevista la colazione di gruppo.
Da lì si parte per l'ultimo sforzo, il più impegnativo: la conquista del Carega con l'arrivo al Rifugio Fraccaroli, tappe intermedie ai Rifugi Revolto e Pertica.
Se sopraggiungono problemi fisici, o stanchezza eccessiva, si decide di interrompere (il maggior numero di defezioni avviene proprio a Giazza).
Rimarrà il rammarico per non avercela fatta e si sentirà già in pancia la voglia di riprovarci l'anno successivo, magari ritrovando una miglior forma fisica: una nuova sfida!
Per gli altri che arriveranno in cima ci saranno la soddisfazione e la gioia di avercela fatta e lo spettacolo mozzafiato che si gode dal Fraccaroli.
Quest'anno il sole ha deciso di coprirsi un po' proprio all'arrivo senza nulla togliere alla magnificenza del luogo... I tempi di percorrenza sono stati rispettati e le regole condivise: l'organizzazione è soddisfatta del risultato, anche questa volta è andaa.....
Ecco... tutto questo è Camminalonga....
Ciò che rimarrà impresso nella mente:
il buio quasi totale della notte illuminato dalle lampade frontali e dallo spicchio di luna;
il clima di allegria e battute dei compagni;
la perdita del senso del tempo;
la stanchezza e la fatica;
la gioia del risultato raggiunto;
la gentilezza e disponibilità dell'assistenza;
il fresco della notte, il caldo del giorno;
il guardar sempre avanti e....dalla meta mai toglier gli occhi;
i consigli dei compagni che hanno già vissuto l'esperienza;
l'ultimo tratto, con la sofferenza fisica addosso e l'adrenalina che aiuta a compiere l'ultimo sforzo;
le amicizie e i legami che si sono creati ...